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Centrale d’allarme: il cervello dell’impianto antifurto!

Uno dei componenti principali dell’impianto antifurto di casa è la centrale d’allarme, vero e proprio cervello che recepisce le informazioni dagli elementi che compongono l’impianto per poi intraprendere alcune azioni dapprima settate, come ad esempio l’attivazione e la durata della sirena. In commercio si trovano differenti tipologie di centrali più o meno avanzate tecnologicamente che si differenziano soprattutto per le zone che riescono a gestire e, come seconda cosa per le differenti funzionalità.

Informazioni ed input

Un impianto d’antifurto è composto da differenti elementi i quali posseggono alcune importanti caratteristiche, come ad esempio i sensori o le videocamere; questi elementi, una volta recepite le informazioni necessarie, le inviano alla centrale d’allarme la quale agirà di conseguenza attivando avvisatori acustici e altri dispositivi di dissuasione. Il cervello dell’impianto è in grado di analizzare i differenti tipi di informazioni recepite:

  • La segnalazione d’allarme, è l’informazione prodotta dai differenti tipi di rilevatori quando viene rivelato appunto una situazione di pericolo, ad esempio i rilevatori termici riescono a capire se c’è un intrusione rivelando in una determinata area uno sbalzo termico dovuto magari dal calore corporeo.

  • La segnalazione di sabotaggio viene prodotta sempre dai rivelatori nel momento in cui il suo funzionamento viene a mancare a causa di manomissione o di un semplice spostamento.

  • La segnalazione di guasto è l’informazione che viene inviata dai rilevatori alla centrale d’allarme nel momento in cui vengono recepite informazioni relative ad esempio ad un calo di tensione, ad un malfunzionamento.

In sostanza, la centrale d’allarme è in grado di trasformare le informazioni ricevute dai rilevatori e capire se si tratta di un allarme d’intrusione, di un sabotaggio o di un semplice guasto.

Tecnologia al servizio della sicurezza

Le ditte che si occupano dell’installazione di impianti allarme Roma, molto spesso consigliano, a seconda degli spazi e delle aree da mettere in sicurezza, una determinata centrale d’allarme rispetto ad un altra, questo perché la sostanziale differenza tra le centrali che si trovano in commercio è appunto la possibilità di coprire una o più zone!

Le più tecnologiche permettono di impostare una configurazione a seconda delle zone da mettere in sicurezza: il sistema verrà quindi suddiviso in differenti aree gestite indipendentemente.