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Giudice scoperta dalle visure camerali

Aveva intestata a suo nome un'impresa edile e gestiva per conto della cosa pubblica le gare di appalto della Regione Lazio. È finita così sotto osservazione un giudice che, stando alle visure camerali prese al vaglio degli inquirenti, da un lato gestiva con il marito la ditta e dall'altro, per conto del tribunale, faceva in modo che questa società vincesse le gare di appalto più importanti.

Dalla verifica delle visure camerali online, risulta che la signora era entrata a far parte del tribunale nel 1985. Dopo tre anni, il marito diventa proprietario di questa società edile. Infine, la signora acquista parte della società, costituendone insieme al marito l'80% della proprietà.

Il problema di questa ditta sono i debiti: le visure camerali dimostrano che la società ha un debito di quasi 190.000 Euro, per un fatturato che invece supera i 400.000. L'inchiesta nasce da una gara di appalto e da un conseguente lavoro che la ditta svolge per la Prefettura di Roma.

La vicenda riguarda un centro di accoglienza il cui appalto era stato affidato proprio alla ditta, dopo un accurato vaglio delle visure camerali. Il valore dell'appalto è di poco inferiore ai 240.000 Euro. La seconda classificata per quella gara di appalto manda le visure camerali al Tar, per verificare la correttezza delle procedure.

Qui scoppia il caso e si apre il procedimento giudiziario per verificare che non ci siano state ingerenze tra il ruolo pubblico e quello privato della signora. Il Consiglio di Stato competente annulla la gara di appalto per il centro di accoglienza e costringe lo Stato a ripagare la seconda classificata per il danno subìto.

Ovviamente, nulla costringe un giudice dal lasciare l'azienda di famiglia, tanto è vero che il giudice non è stata estromessa nelle decisioni che riguardavano il caso.

Ora gli inquirenti stanno vagliando le visure camerali online per vedere se ci sono state opportunità per favorire la ditta della signora e del marito, soprattutto nel caso certificato del centro di accoglienza. Le indagini sono a oggi in corso, ma il caso del rapporto tra Tribunale e azienda, attestato dalle visure camerali, lascia un punto interrogativo su tutta la vicenda.